MADDALENA  DE LISI

Nasce a Borgetto, provincia di Palermo, nel 1946, vissuta a Palermo, e poi per anni trasferitasi a Caluso (To), Ritorna nella sua amata Sicilia dove tutt' ora opera nel campo della Pittura e della Poesia riscuotendo positivi consensi critici.

Riesce a conquistare la gioia della vita e dell'opera con entusiasmo e fantasia con i suoi alti e nobili ideali di vita.

Dalla natia Borgetto (PA) conserva l'amore per l'autenticità dei valori più belli, testimoniando la capacita di grandi sacrifici, per ottenere il massimo possibile delle sue notevoli capacita rea1izzative.

OPERE

Il "Sole della Vita" è il titolo della sua prima pubblicazione, 

con cui  vuole comunicare il più sublime sentimento che è in lei, “l'Amore", a tutti i lettori.

Le sue poesie piene di luce e di vitalità, ispiratrici di grandi emozioni, infondono un messaggio d'amore.

Per far cogliere meglio ai nostri lettori la bellezza della poesia della Nostra, pubblichiamo la Prefazione al suo libro “ Il Sole della Vita” a cura del Dr. Filippo Solito Margani

PREFAZIONE: “In questo itinerario poetico Maddalena De Lisi è anche versatile pittrice, mette le ali ai suoi pensieri, alle .sue emozioni, alle sue attese e, come l'araba fenice, ritrova spazi infiniti.

Anche gli estatici abbandoni al sogno, ai ricordi hanno l'identico esito.

L'animo dell'autrice, incline all'ascolto, limpido ed estroverso, forte della verifica, del cimento di donna e di madre, è pervaso di ottimismo. Più avanti ella ci dirà che è quello della fede.

Vi sono intervalli, cesure, in cui la poesia veste il linguaggio discorsivo della prosa. Ma ecco un battito d'ali e, col rinvigorirsi della parola, il ridestarsi della poesia. Ecco un susseguirsi di immagini icastiche, sul filo della memoria.

In "Inverno" (pag. 79) il sonno della natura infonde pensieri di pace e di fede. Lo spettacolo della "Neve" (pag. 31) rivela un momento felice d'intimità domestica.

La contemplazione dell'infinito in "Il mare" pag. 35) trova accenti ineguagliabili: "e non si sa ove finisce il mare".

La Musa si nutre di sentimenti non detti, appena balenanti. Ricordi che tornano alla riva. Rimpianti. La vita rivela attimi d'incanto, destinati a dissolversi come in "Ritrovarsi" (pag. 36), dove l'epilogo "Ci vediamo" scandisce l'inesausto desiderio di ancorarsi a una certezza.

Note di fine introspezione troviamo ne "I tuoi occhi" (pag. 43); "I giorni" (pag. 44); "Un pensiero celato" (pag. 37); "L'indifferenza" (pag. 39), dove si ripropone il dramma dell'incomunicabilità; "Ricordi" (pag. 45).

Un susseguirsi di immagini care, custodite nello scrigno della memoria, ridona quiete allo spirito. Sentimenti fugaci, affidati all'eterno divenire, rivelano un sorriso, il lampo di uno sguardo che naviga lontano, come in "Guardandoti" (pag. 57) e in "Atto d'amore" (pag. 68).

In vari momenti del divenire, dell'attesa, del riadempiersi di voti, la poetessa scioglie un canto alla vita. Pensiamo a "Questo è amore" (pag. 58) o a "Una sola cosa" (pag. 69), dove l'amore divino, che pervade la natura, raggiunge ed appaga.

La provvida natura offre ancora scene d'incomparabile bellezza a primavera, come in "Estate" (pag. 76). Vari i temi e le modulazioni. L'infanzia, l'amore, la natura, la giostra dei sentimenti.

Alle prime composizioni più piane si perviene a pagine di matura consapevolezza. Per Maddalena De Lisi vivere non è corsa vana verso mete fallaci, bensì respirare, amare, comunicare, lasciarsi in inondare di luce. Citiamo "La fortuna" (pag. 51) e "La felicità" (pag. 63).

In "Parole" (pag. 52) si sente il ritorno di onde amare che risuonano cupe. Certo inquinamento interiore è colto dall'autrice con rara sensibilità.

Cosi accade per il dolore sommerso. Sono attimi di tristezza. Dopo, il sole tornerà suI davanzale.

"Lasciati andare" (pag. 55) ripete in poesia il consiglio del saggio induista di non chiudere mai la porta alla calda luce dell'amore che indora noi e le cose.

La fede dell'autrice è interiore e interiorizzata, avulsa da schematismi ideologici e suggestioni visive ("Niente finisce" pag. 84). Lo spirito anela all'eternità ("La purezza" pag. 81).

La poetessa va all'essenza delle cose, come in "Essere" (pag. 61) e in "Amarsi" (pag. 73).

La fiducia in se stessi è la chiave della vita.

Infonde serenità, propone, col linguaggio delle cose, amore cosmico ("Ripetilo sempre" pag. 83).

In tempi caliginosi e incerti questo libro, prototipo dell'equazione poesia: vita, è preziosa risorsa dello spirito.”